Dal
catalogo "Cielo e Terra" del 1993: presentazione
La figura
umana è protagonista delle opere di Sandro Leonardi, secondo
modi che combinano il bisogno di relazione e il senso di finitezza,
quando non di solitudine. Non c'è mai il personaggio isolato,
ma sempre in rapporto con altro con un ambiente appena descritto.
L ' incontro realizzato può essere anche ostile, ma mostra sempre
il necessario collegamento fra gli individui, in uno scambio che è,
per quanto pienamente umano, di natura quasi religiosa. La sua scultura
nasce infatti nell'alveo di una profonda religiosità, che ne
costituisce il lato essenziale, anche quando non tratta temi espressamente
tali. Una religiosità che è prima di tutto un fattore
esistenziale, che coinvolge il modo di essere dell'artista, in ascolto
della Verità e delle verità, di ciò che le cose
e le persone gli trasmettono. Ma è soprattutto una religiosità
che si afferma nel suo lavoro, come intima comunicazione col fare, per
la cura che Leonardi pone nel
rapporto con la materia dello scolpire e del plasmare. Non si confonda
con la devozionalità o con la semplice rappresentazione del motivo
sacro, che peraltro pratica costantemente, particolarmente nelle frequenti
commissioni che gli vengono rivolte. La religiosità è
proprio nel rapporto con il mestiere creativo, che realizza un legame
fra l'umano e il trascendente, fra la rappresentazione terrena, di tipo
naturalistico o figurativo, e un'idea che rende visibile.
Leonardi si presenta ora con una serie di pezzi meditati, che costituiscono
un discorso unico, dove il motivo religioso si fonde con altri aspetti
del vivere, in una ricerca formale che si situa nella tradizione della
plastica di questo secolo. Suo modello, però, più che
l'arte 'Contemporanea è la scultura romanica, con spontaneo riferimento
a quel mondo di immagini e di forme che si incunea nelle strutture architettoniche
di chiese e cattedrali medioevali.
Volumi compatti, essenziali, a volte perduti nell'informe o conchiusi
nel blocco di legno o di pietra, nelle diverse risoluzioni ritornano
continuamente sullo stesso filone conduttore, dato dal rinnovarsi del
contrasto fra elementi contrapposti o complementari, pronto a trasformarsi
in dialogo o in abbraccio.
Poco interessato all'originalità, Leonardi sembra quasi rinunciare
all'impronta personale, per aderire a un innato senso dello scolpire,
che potrebbe volgere verso altre soluzioni. ancor più misteriose
o spirituali.
Francesco Tedeschi
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