Nel
1975 un amico, sentendomi dire che non capivo nulla di fotografia,
mi porse la sua Minolta e mi disse: "tienila per una settimana
e fammi sapere". Un mese dopo dovette mandarmi i Carabinieri
per riaverla. Nacque così con la fotocamera un rapporto
che mia moglie, molto paziente, definisce "di concubinaggio".
Ancora oggi porto con me la Nikon anche a comprare il pane (ed
infatti fotografo un sacco di panifici).
Su di me è bene sapere che: a) sono daltonico e respingo
ogni responsabilità sui colori delle foto (ed anche su
semafori ed abbinamenti del vestiario); b) tendo a fotografare
là dove non c'è niente di fotografabile, anche perchè
il fotografabile è già stato tutto fotografato;
c) ritengo che l'ironia e l'autoironia siano imprescindibili dalla
vita (a farne le spese sono soprattutto i titoli delle mie foto);
d) scrivetemi, il dialogo è crescita (io sono arrivato
a 178 cm).
Un cordiale saluto, Gino Taranto.
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