Massimo
Falsaci è nato a Cannobio (Verbania) il 5/9/1974 dove attualmente
vive.
La produzione giovanile è legata soprattutto a fumetti tutto
in stile Disneyano, sua più grande passione che lo ha portato,
verso la fine degli anno '90, a frequentare, per due anni, l'illustratore
Karel Thole. Dalle sue lezioni private ha appreso diverse tecniche dell'illustrazione
editoriale (matita, carboncino, china, incisione su lastra, scraper-board,
tempere).
Spinto dalla voglia di sperimentare nuove tecniche nel 2000 incomincia
a frequentare la scuola di pittura di Gianna Berrettini (l'Atelier),
nota acquerellista per i suoi famosi cavalli maremmani, a Milano.
All'Atelier apprende tutte le diverse tecniche pittoriche (Olio, acrilico,
acquarello, gessetti, sanguigna e carboncino).
Ultimamente si è avvicinato alla modellazione dell'argilla seguendo
diversi stage alla Comuna Baires di Milano, sotto la supervisone dell'artista
Teresa Ricco.
Duranti tutti questi anni si laurea in scienze e tecnologie alimentari
a Milano e frequenta un Master in Marketing e pubblicità.
I soggetti maggiormente rappresentati nei suoi quadri sono l'uomo e
la donna contemporanei attraverso singoli fotogrammi; attimi che colgono
i protagonisti statici, quasi fossero elementi da ritrarre, oggetti
su cui puntare l'obiettivo di una macchina fotografica o manichini su
di una copertina patinata.
Le forme si autodefiniscono tramite l'accostamento dei colori, principalmente
quelli primari, strumento principe per materializzare la scelta stilistica
dell'autore.
Il risultato visivo esprime un'arte non figurativa, prevalentemente
basata su forme geometriche e accostamenti cromatici netti.
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