Velati
paesaggi, nature morte, rappresentazioni floreali, volti intrisi
di un certo spessore cromatico. Il tutto condensato da una particolare
tecnica pittorica.
E' ciò che si percepisce osservando le tele di Domenica
Del Monte, trentacinquenne artista di Marconia, dalla quale traspare
un fascino enigmatico che sembra voler tradurre, più o
meno inconsciamente, anche nella propria produzione artistica.
Non molto loquace, Del Monte lascia parlare le proprie opere che
a volte sembra celino qualcosa di indefinito. Quasi una volontà
dell' artista di imporre un ideale e misterioso mosaico di immagini.
Amante della sperimentazione, Del Monte nutre la passione per
la pittura sin dall'adolescenza ma è la scultura la sua
maggiore forma di esaltazione espressiva: Ella plasma poliedricamente
l'argilla, il tufo, la pietra. Nelle composizioni scultoree trovano
spazio storia, vita, misticismo. Le sue sculture narrano di irriducibili
guerrieri, di civiltà gloriose come i Maya, gli Elleni,
i Romani, ma sono anche cariche di profonda spiritualità
e feconde di amore per la vita. Ne sono esempio "La morte
di Cristo" e "La Maternità" . Domenica Del
Monte ha partecipato a collettive a Marconia e Ferrandina. Recentemente
ha seguito dei corsi d'arte.
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