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Anchise Picchi - Biografia

ANCHISE PICCHI: artista toscano, nato a Crespina (PI) il 1 aprile 1911 ed attivo in Collesalvetti Livorno (Italia), scultore-pittore-incisore. Compiuti gli studi nel liceo artistico e nell'Accademia di belle arti in Roma, e conseguita l'abilitazione all'insegnamento del Disegno e della Storia dell'arte negli istituti superiori d'Istruzione media, fu professore delle sue materie presso le scuole italiane all'estero (Salonicco, 1938/41), ma decise di rientrare in patria per dedicarsi interamente all'arte, sua vera vocazione, mettendo lo studio proprio in terra natia.
Dopo un inizio esclusivamente scultorico (1947) poi continuato sempre (plastica e intagli in legno, a tutto tondo e a rilievo) è passato alla pittura ad olio, praticando pure le tecniche dell'affresco, del pastello, dell'acquerello, dell'incisione specie litografica.
Per l'attività iniziale e conseguente è, dunque, autore di sculture particolarmente su legno (noce, quercia, cirmolo), tenute in uno spirito di forma classica, di consistente rilievo. Prevalenti in queste un indirizzo decorativo nelle fasce ornamentali; nel bronzo e nel gesso frequenti i piccoli soggetti di figure vivissime e le lunette popolate di putti (es. i vendemmiatori e i musicanti).
Riuscitissimi i ritratti di amici artisti (il Maestro Pietro Annigoni, il somigliantissimo parlante ritratto del pittore Renato Natali, ecc.). Per il legno, caratterizzato da sgorbiate carezzanti le superfici che modellano figure e cose stagliate su fondo paesaggistico in un bassorilievo che talora rasenta il medio, si rilevano molteplici profondità di piani; nel tutto tondo schietta forza plastica.
Si distinguono i dipinti dell'epoca iniziale per un gusto finemente impressionistico con vedute ampie di paesaggi, rese a larghe pennellate lasciate senza impasto, sotto cieli tempestosi, animali domestici, scene di lavoro con figure in controluce, strade di campagna, fuochi all'aperto, casolari di paese, mareggiate, effetti di pioggia con viandanti sotto ombrelloni, nevicate: opere tutte sentite con grande amore per la natura, senso lirico, in radiosa luce, dipinte nello studio o "en plein air".
Un secondo momento vede la realizzazione di opere in una maniera del tutto nuova ed inedita, detta "maniera seconda" dall'artista medesimo, che rappresenta ora, oltre ai soggetti consueti, temi a forte contenuto simbolico nelle numerosissime nature morte inserite in paesaggi fantastici a forte contrasto di luci.....

(Dalla presentazione di Luigi Servolini al catalogo illustrato per l'Antologica di Palazzo Strozzi - Roma, Aprile 1978)

Per contattare Anchise Picchi : lpacciar@anchisepicchi.com
oppure visita il suo sito : www.anchisepicchi.com







NEBBIA NEL PORTO
olio su tela - 1989 - cm 30x40 (Coll. privata)
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